Armodio

Clicca sull'immagine per visualizzare le opere dell'artista

Armodio, il cui vero nome è Vilmore Schenardi, è nato a Piacenza il 4 Ottobre 1938, dove attualmente vive e lavora. Sin da bambino manifesta una dichiarata predisposizione al disegno e al colore. A 13 anni incontra Luciano Spazzali, il quale lo invita in un piccolo laboratorio di artisti locali; qui incontra Gustavo Foppiani, che diverrà un suo valido promotore. Tra il 1951 ed il 1952 frequenta l’Istituto Gazzola di Piacenza, pur non riconoscendovi grande importanza. Ben altro peso avrà lo Studio Spazzali o “Scuola di Piacenza”, dove il giovane apprende nuove tecniche, trovando una propria identità e creatività. Nel 1954 abbandona il laboratorio di Spazzali e si trasferisce con Foppiani in uno scantinato dove si concentra sulla pittura; dopo aver cambiato studio, si unisce anche Carlo Berté.

Grazie all’interessamento di Foppiani, nel 1964 Armodio espone alla Galleria Obelisco di Roma, dove incontra il favore del pubblico, ma il grande successo arriverà invece quando Lily Shepley riuscirà a vendere le sue opere negli Stati Uniti. Nel 1969 si reca a Londra dove viene a contatto con la pittura indiana, persiana e giapponese, delle quali apprezza soprattutto i colori e l’assenza di prospettiva. Nel 1972 espone con successo le sue opere a Bruxelles. La fama di Armodio lievita e, dopo un fruttuoso soggiorno a Parigi torna in Italia conquistando sempre più mostre a lui intitolate. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Giorgio Soavi, Vittorio Sgarbi, Marco Vallora, Marilena Pasquali, Patrick Waldberg, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Claudia Gian Ferrari, Rossana Bossaglia, Stéphane Reyh.

Biography

Armodio, whose real name is Vilmore Schenardi, was born in Piacenza 4.11.1938. He still lives and works there. Since he was a child he had predisposition for drawing and color. When he was 13 he met Luciano Spazzali, who invited him to a local artists’ studio; there he met Gustavo Foppiani who became his promoter. Between 1951 and 1952 he attended L’instituto Gazzola di Piacenza, but he didn’t find it interesting.

In contrast, essential for his creative output was time spent in Lo studio Spazzali, called also “Scuola di Piacenza”. He learnt there new techniques and developed his own style. In 1954 he left Lo Studio Spazzali and moved with Foppiani to a basement where he concentrated on painting, later Carlo Berté joined them.

Thanks to Foppiani’s efforts, in 1946 Armodio show his works in Galleria Obeliso di Roma. His exhibition met with approval from the audience. Hovewer his carreer really started when Lily Shepley sold his works to the USA. In 1969 he went to London where he bacame acquainted with Indian, Persian and Japanese paintings. He admired in their art especially color and lack of perspective. After that he spent some time in Paris and then come back to Italy. He had many exhibitions around the world. There are many texts of Armodio, written for instance by Giorgio Soavi, Vittorio Sgarbi, Marco Vallora, Marilena Pasquali, Patrick Waldberg, Maurizio Fagiolo Dell’Arco, Claudia Gian Ferrari, Rossana Bossaglia, Stéphane Reyh.

opere/works