Segni, lettere e parole. Gastone Novelli e la letteratura

Libri d’artista e libri illustrati di un protagonista del Novecento italiano alla Galleria Stefano Forni

 

In virtù del successo di pubblico e critica riscontrato la mostra “Segni lettere e parole.  Gastone Novelli e la letteratura”, dedicata ai libri di Gastone Novelli e più in generale al suo rapporto con la letteratura è stata prorogata fino al 10 aprile 2013. Opere pittoriche, disegni e incisioni originali motivano ulteriormente la visita all’esposizione.

Di questo protagonista di primo piano del rinnovamento dell’arte italiana del dopoguerra, oggetto di un interesse sempre vivo da parte della critica e del mercato, sono esposti tutti i libri pubblicati, dalla prima cartella con i testi di una giovanissima Dacia Maraini, del 1957, al polemico Mais si vous voulez pourrir en paix (1968), passando attraverso, per citarne solo alcuni, Un eden precox (1957), Antologia del possibile (1962), Pelle d’Asino (1964), Das Bad der Diana, con testo di Pierre Klossowsky (1965), Viaggio in Grecia (1966), di cui saranno presentati anche disegni preparatori e taccuini originali, I viaggi di Brek (1967).

Un’occasione preziosa per riscoprire pubblicazioni che hanno rappresentato dei punti di  riferimento per I’editoria d’arte italiana, allora in fase ancora pionieristica, e hanno costituito un aspetto imprescindibile dell’attività di un artista impegnato a “scrivere la pittura, disegnare il linguaggio” (Giuliani).

In concomitanza con I’esposizione viene  presentata ufficialmente la plaquette L’Image di Samuel Beckett, con quattro litografie originali di Gastone Novelli tirate da Bulla nel 1961, edita da Francesco Michielin, artista e bibliofilo, curatore di questa mostra.

Per ricostruire l’ampiezza degli interessi di Gastone Novelli, che si muovevano in un ambiente culturale straordinariamente vivace e creativo, e il tessuto dei rapporti da lui intrattenuti con i personaggi più significativi della letteratura. della poesia e del pensiero europeo negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, sono esposti anche volumi provenienti dalla biblioteca personale dell’artista, molti dei quali con dediche autografe, di autori come Bataille, Breton, Eluard, Jarry, Manganelli, Pound, Simon, Queneau, Tzara.