Alfredo Casali. Pensiero Verticale

Sabato 9 Novembre, alle ore 17.00 si inaugura presso la Galleria Stefano Forni di Bologna PENSIERO VERTICALE, una mostra personale dell’artista piacentino Alfredo Casali.

Una mostra che traccia in modo sintetico, con opere selezionate e significative, il percorso artistico e pittorico degli ultimi vent’anni dell’artista. Un excursus che parte da alcuni lavori del ciclo “Incognite” con quattro ritratti maschili e prosegue con l’esposizione di una serie di opere del ciclo “Lavagne” con un’istallazione di 15 dipinti in cui Casali concentra la sua attenzione sui differenti linguaggi del sapere, andando a tracciare sulla superficie delle tele dipinte di nero, una narrazione pittorica e nel contempo scientifica, filosofica, poetica.

Completano l’esposizione un gruppo di opere più recenti dell’artista che rimandano al mondo più intimo di Casali fatto di luoghi silenziosi, uno spazio in cui l’artista “sembra cercare di trattenere qualcosa, uno spazio che appartiene contemporaneamente al concreto e all’astratto, al vicino e al lontano” (S. Gualazzini)

“Da un lato ci sono i suoi orizzonti incalcolabili, distese di prati cerulei e manti di neve che coprono indistintamente campagne, alberi e crinali. Un altro panorama senza contorni. Dall’altro lato ci sono invece i segni che punteggiano la scena come indizi per un enigma, un problema di matematica applicata alla teoria dei segnali. Non a caso il ciclo delle lavagne ripropone su un dipinto nero come l’ardesia i motivi ricorrenti nel lessico di Casali, alberi e pioggia, pani e nembi, combinati a geometria astratte, linee, assi cartesiani, e soprattutto al simbolo dell’infinito. Le lavagne sono la trasposizione grafica del paesaggio, la regola che soggiace alla visione.” (C. Gatti)

Cenni biografici

Alfredo Casali nasce a Piacenza nel 1955. Dopo varie esperienze artistiche fra pittura, poesia visiva e studi filosofici (nel 1983 si laurea a Bologna con Luciano Anceschi), Casali approda a un originale linguaggio fondato su alcuni elementi archetipici ricorrenti all’interno di veri e propri cicli. Sono le case, i tavoli, gli alberi, le nuvole, le lavagne a costituire da ora i riferimenti permanenti di una poetica rarefatta ed essenziale.

Fra i primi ad accorgersi e a valorizzare la sua arte è Giovanni Fumagalli, che lo vuole tra gli artisti della sua galleria (la storica Galleria delle Ore di Milano) e che, dal 1986 al 1996, fungerà da guida e da maestro. Nel 1993 è invitato alla XXXII Biennale d’Arte Città di Milano e alla III Biennale di Cremona, dove torna nel 1999 per la VI edizione. Numerose le mostre, anche personali, in Italia e all’estero, fra cui la personale al Centro Culturale San Fedele di Milano nel 2011, la partecipazione alla mostra dedicata a Imre Reiner e all’astrazione internazionale al Museo d’arte di Mendrisio, oltre alle mostre Sogno e Confine. Casali, Cemak, Folon e Giacomelli, allestita nel 2012 alla Galleria Biffi di Piacenza, La natura obliqua. Alfredo Casali, Angelo Del Bon, Mario Giacomelli presso Il Chiostro arte contemporanea di Saronno e la personale presso la Galleria Ceribelli di Bergamo nel 2014. Nel 2016 è presente alla mostra Arte e Architettura. Punti di vista presso la Casa del Mantegna a Mantova.

Le parole che descrivono meglio la pittura di Casali sono essenzialità e semplicità: “in realtà non so se cerco l’essenza delle cose, piuttosto l’essenzialità delle cose, o le cose essenziali ma poi, forse, è la stessa cosa…”